| Sono una comune mortale anch'io. E non comprendo il tono velatamente polemico: spero di averlo frainteso...
Ogni volta che sento chi commenta: "ma com'è diverso/a lui/lei, da ciò che sembra in tv", mi sovviene una stupenda vignetta di Mafalda, dove suo padre - incazzatissimo - se la prende con uno spot pubblicitario che inneggia ad un whisky "per chi sa godersi la vita". E ringhia: "E per chi vorrebbe godersi la vita, ma la vita non glielo permette, eh?" Lei, serafica come sempre, commenta rivolta alla tv: "Scusatelo, crede ancora che la vita somigli più alla televisione che non alla realtà" e se ne va. Il padre resta, ovviamente, basito.
Ognuno di noi indossa una maschera pubblica, il che non significa necessariamente essere un vip: ce l'hai tu, e ce l'ho io, che nella vita siamo molto diverse da come appariamo qui. In questo, Luca non fa eccezione ed è una persona normalissima. Anzi, è sicuramente molto, molto meno "doppio" di quanto non lo siano alcuni suoi insospettabili colleghi che mi è capitato di conoscere.
In ogni caso, pensare che quanto appare in tv corrisponda effettivamente al carattere di una persona, beh, come minimo è fuorviante. Stare davanti alla telecamera trasforma: molti diventano Jekyll, mentre nella vita sono, sorpresa, dei veri Hyde. Non è il caso di Luca.
E' un uomo molto schivo e sensibilissimo, che capta l'atmosfera attorno a sé come se fosse dotato di un radar: sembra uno svagato distrattone, invece non gli sfugge proprio nulla. Se hai un minimo d'intuizione, e la voglia, la curiosità di non fermarti alla banalità delle apparenze, lo capisci immediatamente anche solo incrociandone lo sguardo (e chi l'ha conosciuto, qui, oltre a me, te lo potrà confermare senza problemi).
Lui non ama "camuffarsi da studente", ma detesta da sempre il formalismo. E' semplicissimo: non sa mai come tenersi a posto l'indomabile cespuglio di ricci che ha in testa, adora i jeans comodi e sdruciti dove occulta le sue lunghissime gambe ossute da uccello trampoliere, una felpina leggera (rigorosamente arrotolata sugli avambracci) e le scarpe da ginnastica vissute. Non necessariamente firmati. Anzi.
E' timido, non propriamente socievole né estroverso, tutt'altro che scontroso. Ma è anche molto umorale, e se non trova l'atmosfera che gli è + congeniale, erige immediatamente una barriera difensiva impenetrabile. E'terribilmente discreto e ama moltissimo la solitudine dei libri, invece.
Ha un carattere di certo non semplice, ma molto bello e particolare. E'una delle pochissime persone famose che io conosca sulle quali il successo non ha avuto l'effetto corruttivo, arrogante e inflazionante dell'ego che di solito ha. E'appassionato, onesto, sincero, molto critico (con se stesso, con gli altri, col suo mestiere). Acuto, orgoglioso e di gran cuore. Non se la tira affatto. Una bella persona, davvero.
Scusami, dixi... ma cosa gli rimproveri? Il fatto che non sia quel gigione estroverso e rubacuori che sembra, quando recita? Ora, io non ti conosco... ma il tuo modo di scrivere (e ti prego di accettare quanto ti dico senza prendertela, con stima sincera, perché mi sembri una ragazza in gamba) tradisce sempre una certa perentorietà e l'inclinazione a tagliare un po' troppo le cose con l'accetta.
E'troppo semplice (e comodo) stilare dei giudizi draconiani su una persona che non conosci, e intravedi, solo fermandoti alla prima impressione: lui in quell'occasione può aver avuto mille ottimi motivi tutti suoi per evitarti... ma se continui a scrutarlo come se ti aspettassi qualcosa da lui ogni qual volta lo incroci, allora ti respingerà sempre.
La prossima volta, invece di provare a fermarlo (sarebbe la tattica peggiore) prova ad avvicinarlo con fare disarmante, gentile e sereno. Solo con un bel sorriso, proprio come se lo conoscessi già. Digli una cosa così: "Ciao, Luca! Come ti va oggi la spesa? Piacciono anche a te i cornetti al formaggio gratinati con la nutella, vedo!" e vedrai che molto probabilmente ti ricambierà il sorriso quando meno te l'aspetti. E rompere il ghiaccio diventerà più facile. Potresti scoprire (come ti auguro accada) una persona squisita.
Un'ultima considerazione: c'è molto + conformismo di quanto non si possa immaginare, nel trasformare ciò che dovrebbe essere una spinta spontanea in ritualità codificata... e quindi, anche nel "dover" socializzare a tutti i costi, o nel dare per scontati certi comportamenti.
Luca non è uno studente, ma neanche quando lo era, si muoveva in branco. E lo capisco bene... Forse il difficile sta nel far comprendere agli altri, molto più socievoli, che lo starsene da soli serve a ritrovarsi, a riprendere il contatto con la propria ricca dimensione interiore e le proprie radici. Ed è un mezzo irrinunciabile per ricaricarsi quando li si affronta.
Personalmente, non amo affatto chi appioppa marchi di non conformità o, peggio, d'infamia a chi non si adegua alla massa, perché mi ricordano troppo dei pessimi precedenti. Sarà perché sono sempre stata, e continuo a esserlo, una lupa solitaria anch'io, e come lui fiera di esserlo.
Se vuoi capire come lui è veramente, tieni sempre presente questo. E forse, allora, capirai di essere stata in torto nel giudicarlo male.
Un caro saluto
Edited by Anvedichejedi - 23/4/2008, 21:39
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