| ..."Prova d'attori"! Tutti questa parola usano. Tutti. Ma possibile che ancora non riescono a capire che 'sti due sono attori di professione?! E' tanto difficile?!... Ce ne sono stati alri in passato che facevano televisione, eppure sempre attori venivano considerati. Nel loro caso cosa c'è di diverso?!...
La Critica - Rassegna Stampa "E se Luca (Bizzarri) e Paolo (Kessisoglu) fossero due iene sì, ma sentimentali? Dopo il bel debutto in "Allora mambo" i due attori ci riprovano con un film di genere che sconvolge i generi, tragicommedia che un po' è accaduta davvero. (...) Curioso copione di Francesco Piccolo (autore del "Caimano") alla ricerca dell'eroismo quotidiano, in cui due bravi attori, grazie alla piena sintonia, portano a braccia un racconto che fa troppo uso del sentimentalismo ma traccia con intelligenza la dinamica di un rapporto. Sul pomeriggio di un giorno da cani trionfa la magnifica canzone di Mina, ancora da pelle d'oca." (Maurizio Porro, "Corriere della Sera", 13 aprile 2006) "Una storia così graziosa che sembra vera, e infatti lo è. Due comici affiatati e rodatissimi in tv. Volti da commedia all'italiana. Ritmo sostenuto all'americana. Un pizzico di invenzioni surreali... e voilà, il gioco è fatto! "E se domani" sembra seguire una ricetta infallibile, invece presto sbanda, gira a vuoto e si trasforma nell'ennesima occasione mancata. (...) Una collezione di trovate e di macchiettine da cui non emerge mai uno sguardo, un'idea sul mondo che racconta. E senza idee, senza una visione di fondo, non si fa cinema, al massimo si fa tv." (Fabio Ferzetti, "Il Messaggero", 14 aprile 2006) "Sostenute forse dal titolo, che riprende una canzone da brividi della Mina anni Sessanta, le iene Bizzarri e Kessisoglu stanno sopravvivendo alla roulette russa del mercato. 'E se domani', tragicommedia che segna il debutto del siciliano Giovanni La Pàrola nel lungometraggio, avrebbe, in effetti, qualche buona carta da giocare: inquadrature studiate, ritmo sostenuto, l'affiatamento tra i due protagonisti alla terza prova d'attori, le qualità in ascesa di Sabrina Impacciatore, un irresistibile cammeo della sempreverde Mita Medici. (...) Purtroppo la sceneggiatura, nel montare e smontare le dinamiche psicologiche e comportamentali, ricorre a piene mani al sentimentalismo deteriore, abusa delle trovatine e delle macchiette grottesche, esagera con i languidi colori pastello e fa girare a vuoto qualsiasi abbozzo di humour surreale. Lo spettatore di bocca buona potrebbe anche accontentarsi, ma è doveroso segnalare che tanta sgangheratezza - capace di addomesticare persino i guitti (presunti) puri & duri di 'Camera Café' - non fa che confermare la cronica debolezza della nostra commedia di pretese esistenziali." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 29 aprile 2006)
Copyright © Cinematografo 2006.
|